PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 13/11/2003
Strazio, orrore, fumo e sangue...
carcasse bollenti,
menti implose, corpi esplosi...
terrificanti scenari !
Eppure lo sento:
c’é un spazio in ognuno,
nel suo centro,
che non é corrotto
dalla follia feroce,
dal pensiero banale,
che non é maschera idiota
per atti osceni
sul palcoscenico terrestre.
Quello spazio,
quel non Essere,
quella libera identità
senza bandiere,
quel creatore di felicità
sei veramente Tu.
Il resto é polvere
rivestita di tragica mondanità
e comica vanità, ottuso potere.
Se quel Tu
non guiderà il timone
di tante coscienze viandanti,
il viaggio attraverso il tempo
si farà sempre più cupo.


  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

Cara Tina,
ti ringrazio per non aver lasciato orfana di commenti questapoesia (preferirei chiamarla riflessione ispirata).
Questo non é casuale.
Evidentemente sono apprezzate molti altri aspetti, formali
o personali dell'espressione umana. Ne prendo atto, vedendone poi le conseguenze intorno a me.
Nella mia Visione accettante, non dualistica ci sta Tutto, proprio tutto: il bene e male compreso.
Ma per riuscire a comprendere questa dimendione profondissma e trascendente, bisogna fare un grande viaggio, al di fuori di tutti gli schemi e condizionamenti indotti, per ritrovare l'innocenza perduta.
Questo non é facile, e non tutti sono pronti, anzi solo pochissimi hanno la voglia ed il coraggio di esplorare oltre confine. Ma é un lungo discorso...e questa non é la sede...
Purtroppo le parole spesso dividono artificiosamente.
Quello che ho chiamato "Tu" in realtà é il nostro SE' (il Divino che c'é in ognuno): quindi, se fossimo in grado di riconoscerlo in noi, non potremmo che vederlo anche in ognuno: e con questa illuminata consapevolezza, la comprensione e la compassione guiderebbero sempre i rapporti degli esseri umani fra loro e l'ambiente in cui sono ospitati. Però, ora, o forse mai, così non é ed in questa epoca oscura, prevale l'ignoranza di SE', e la superficialità e la parzialità sono dominanti.
Tanti sorrisi per Te e grazie di nuovo per avermi regalato un bel momento di sensibilità affettuosa.
Ciao!
Papox

il 14/11/2003 alle 09:21

Sintetizziamo: chi comanda su questo mondo?
I viandanti, purtroppo! E questa è la sciagura.
Siamo noi la parte che rovina. Riempiamo la vita
di errori, creiamo un mostro chiamato destino e
... chi deve arrivare a salvarci? Il Buon Dio.
Ah, se l'uomo si rendesse conto dei casini che combina... ma è una illusione. Nel nostro piccolo,
ognuno, dovrebbe concorrere al BENE. Utopia.
Grazie del tema di riflessione.
Vitale

il 15/11/2003 alle 17:26

Il mondo siamo noi: cambiando noi, cambia il mondo.
Non c'é niente di meno utopico: solo che vogliamo essere
quel che siamo, ed il mondo ci riflette
e l'Osservatore dello specchio é il Divino che c'é in ognuno di noi.
Noi siamo attori e spettatori nello stesso tempo,
come la Creatività Stessa (chiamala Dio o come vuoi).
Il gioco della Vita é questo puro spettacolo senza scopo...
come una rosa...come il chiaro di Luna...come la bellezza la bruttezza... é la danza delle polarità.
Un grazie sincero al tuo acuto commento, che accetta
con magnanima comprensione i limiti di questo semplice poeta
(che, forse, meglio sarebbe chiamare, meditatore ispirato).
Un abbraccio a te, gentile poeta e talent scout.
Ciao!
Papox

il 15/11/2003 alle 17:54