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Utente eliminato
Pubblicata il 13/11/2003
Piccolo pene morto,
nell'abito buono della domenica
inebetito sorgi.

La brezza invernale irrigidisce in mio scheletro
già fuso con la carne.

E ora rallegro la stanza
E ora riposo saggio
E ora è ora di andare.

Ricordo la gioia a spruzzi
zampilli di luce
e mare di noia.

Come l'oro nero affogo in un pozzo di melma.

Piccolo pene morto,
rallegro il senso del non senso
di non avere quello che ho avuto.

Persa la tua funzione
rotolerai nell'artificio del viagra.

Fisicamente ora è il mio giudizio
e il sentimento è fossile.
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