Mi riallaccio al commento all'altra tua. Se in Occidente abbiamo soldi da spendere non è certo solo perchè siamo particolarmente bravi o intelligenti, ma è anche perchè abbiamo saputo imporre al resto del mondo la nostra bravura e intelligenza con la forza. Triste scenario, ma reale. Certo è che molti di noi si sentono come stretti nell'ingranaggio del consumismo e del benessere. Ma se non abbiamo il coraggio o la forza per liberarcene, a che prò lamentarci ? Veramente risibile la figura dell'Occidentale col panino nella sinistra, la pistola fumante nella destra e gli occhi gonfi di pianto dalla commozione per la vittima a cui abbiamo appena sparato.
Ciao
Andrea
Caro Andrea, anch'io mi riallaccio a quello che ti ho scritto prima: nel modo più assoluto voglio criminalizzare l'occidente (in cui vivo, e vivo bene), nè tantomeno è mia intenzione compiacermi affogandomi nella cultura del lamento... Voglio solo dirti che quello che tu chiami "occidente" non è un un minestrone omogeneo dove bisogna obbligatoriamente accettare di starci dentro o fuori. Vedi, in questo "occidente" ci sono cose buone e cattive, giuste o sbagliate. Sta a noi la facoltà di scegliere e discriminare. Come sta anche a noi la facoltà di aggregarci in silenzio, abbassare la testa e seguire il gregge, qualunque cosa faccia. Ecco, purtroppo io sono un "animale socievole", ma non vivo seguendo il branco, spoprattutto se il branco è violento e prepotente. Ancora un abbraccio e una richesta di perdonarmi per esser così puntiglioso.
Ciao!
marco red eagle cinque
Io Marco, chiamo Occidente quell'insieme culturale omogeneo per storia cultura, valori e tradizioni. Non possiamo affermare che esso non esista, a meno di voler negare duemila e più anni di Storia. Il branco è violento e prepotente, Marco. Purtroppo e grazie a tale prepotenza e violenza che possiamo vivere in esso e viverci bene, come tu hai riconusciuto prima. Un mondo senza violenza e prevaricazione, ammesso che appartenga a questo mondo, non ci garantirebbe la stessa possibilità. Un quinto della popolazione mondiale vive bene a discapito dei rimanenti quattro quinti. Fai le debite proporzioni. Allora io dico che se il giorno marciamo nelle manifestazioni per la pace e la sera concludiamo la bella giornata cenando in pizzeria, pecchiamo di incoerenza. I nostri avanzi vanno a finire negli inceneritori, le nostre risorse vengono scialacquate quotidianamente, senza pensarci su due volte. Ce lo possiamo permettere. Abbiamo petrolio a sufficienza (ancora per poco, ma oggi c'è) che le guerre e gli eccidi ci forniscono a profusione. Tutti noi lo facciamo, Marco. Possiamo anche dire: "ah no. Io non spreco niente, marcio per la pace, non mi concedo lussi". Dicendolo non avremo che detto una menzogna. Chi non va mai, proprio mai al ristorante, in pizzeria, al cinema ? Io sono convinto che "cambiare il sistema dall'interno" sia una forma di contraddizione che ha il germe dell'ipocrisia. E' come dire: "ho deciso di arrestare il ladro di bistecche. Nel frattempo, però, continuo a divorare avidamente la fettina che giorno dopo giorno mi procura con le sue scorrerie".
Andrea
Mi piace che la discussione prenda corpo da una semplice "poesia", Andrea. Io capisco che a te le cose possono star bene così come stanno e che preferisci adeguartici per non incorrere in ipocrisie o contraddizioni. Però mi pare che la tua posizione sia un po' quella della persona che dice: "siccome il prato è pieno di rifiuti e robaccia e siccome tutti continuano a insudiciare, perchè mai io dovrei fare diversamente? E anche se decido di non gettare rifiuti in giro, la mia azione cosa potrà mai cambiare?". Sarà perchè ho un figlio e magari perchè sento la responsabilità di riservargli un mondo un po' più equo. E poi guarda, se davvero ciascuno rinunciase, non dico tanto, ma almeno a un po' di privilegi e a un po' di cattive abitudini, ti posso garantire che il mondo in cui viviamo diventerebbe un po' più respirabile. Da quel che dici tu, invece, bisogna starsene zitti e buoni a scofanarsi a più non posso nell'attesa che arrivi la fine. Mi dispiace, ma io non sono uno che si arrende tanto facilmente... Un abbraccio - ciao
marco red eagle cinque