PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 12/11/2003
Ancora fremo
di viaggio
Marco
Delle tue terre antiche e inusitate
Di mare alieno e di avventura lieta
e un poco lentamente mi confondo
di questi ferri stretti a un cuore stanco
di questa Genoa estranea al sentimento
di questo mare acido di piombo
che l'ossa gela e non profuma d'Arno
Eppure ancora il sangue grida guerra
nel giorno di San Sisto menzognero
mi vedo ancora ritto sulla prora
con molti mille nostri nella Secca
armato di balestra e di paura
scintilla della gente avventuriera
che il mare incontra ebbra di potere
incisa fra le terre del Tirreno
E' acumine dolente quel ricordo
dei nostri legni persi fra le onde
del sangue dilavante quella Torre
che da Meloria scuote l'orizzonte
Ancora l'acre vento della sera
riporta nelle nari il Fiume patrio
il madido sentore di tabacco
delle mie notti fresche sui Lungarni
e il tiepido squillare del tramonto
nel porto nostro adito di mondo
Ancora dimmi Marco dell'Oriente
che sento ancor di Pisa amor fremente
e un giorno certo vi farò ritorno
e dei tuoi viaggi certo
avrò ricordo

Ai miei avi e alla nostra storia
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

come non gustare questa prelibatezza, questo cantar di Marco, che pur non essendo pisano amava Pisa, e che negli occhi riportava visioni ardite..eppure si fermava per gioire con noi dello splendore di Pisa e delle sue genti..sai ho dedicato una poesia alle "nostre" eroine, la Kinzica, e la Paola da Buti..che prima o poi pubblichero'..Ti ringrazio Andrea per questo lieto mattino di dolce sole novembrino...
Un tenero abbraccio dalla tu' Lunetta de' boschi

il 12/11/2003 alle 10:09

Grazie, Lunetta. Sapevo che una pisana doc come te l'avrebe apprezzata. Se non fosse stato per Rustichello da Pisa, il Milione non sarebbe forse mai stato scritto. Allora mi è sembrato giusto far raccontare anche a lui una storia, che ha vissuto in prima persona e che gli è costata il carcere di Genova.
Abbraccio ricambiato, Lunetta dei boschi dei Miracoli ;-)
Andrea

il 12/11/2003 alle 10:34

Un'ode di accattivante presa Andrea! Densa di riferimenti storici (credo ti riferisca a Marco Polo in particolare), personali, della tua terra e delle tue genti, di quella fascinosa isola della Meloria (in una via con questo nome ho vissuto anni qui a Roma!) e poi la superba ritmica, dal sapore antico e sempre vivo, fluida, assonante, musicalissima. Davvero una bella lettura!
Un saluto affettuoso.
Max

il 12/11/2003 alle 10:50

Si, Max, il riferimento è proprio a Marco Polo. Chi parla, tuttavia, è Rustichella da Pisa suo compagno di cella nelle carceri di Genova in cui era rinchiuso insieme ad altri novemila pisani catturati nella battaglia della Meloria. Fu proprio durante quella comune prigionia che Rustichello apprese dei viaggi del veneziano e ne scrisse un libro che poi sarebbe diventato Il Milione. Ho preso l'episodio come scusa per una dedica alla mia gente alla cui storia sono molto affezionato.

Fine della lezione di Storia !! ;-)))

Un caro saluto a te e grazie.
Andrea

il 12/11/2003 alle 11:03

Grazie, Dindolina. Una soria che ci accomuna in effetti. In novemila i pisani (secondo alcune fonti undicimila) furono condotti in catene a Genova, da cui il detto: "Se vuoi vedere Pisa vai a Genova". Quindi chissà che anche tu non abbia una certa dose di "sangue pisano" !! ;-))))
Un bacione e grazie ancora
Andrea

il 12/11/2003 alle 11:14