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Pubblicata il 11/11/2003
Rocciosa pietra senz'anima mi chiedo
se tu sappia in che modo violento
sei precipitato nella mia vita.
Come un virus non debellabile
hai intaccato ogni mio singolo spiraglio di serenità.
Uragano di passione hai risucchiato
la tanto oscura malinconia.
Se non avessi desiderato di vivere di nuovo
tu oggi non irromperesti nei miei pensieri.
Machiavellico cercavi di attirare la mia attenzione.
Una nuova inquietudine si generava in me.
La passività e l'apatia stavano sgretolandosi,
non c'era più posto per l'ira.
L'impulsività risucchiava ogni residuo razionale.
Il vento vittorioso mi guidava verso te.
Ogni notte era diversa.
Potevo finalmente urlare d'amare la mia vita,
d'amare te.
Quando pensavo di non farcela,
tu apparivi come d'incanto
travolgendomi in una danza sfrenata,
illimitata, mai sognata.
Infuocato il tuo sguardo
ardeva nella mia anima.
Una melodia anticonformista,
spregiudicata, irripetibile,
saziava i miei bisogni.
Risuonava il ritmo violento e incalzante
al calar della notte.
Le stelle s'inchinavano estasiate
di fronte al tuo fascino.
Dolci e libidinose le notti d'agosto,
incancellate rimarranno nel mio cuore.
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