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Pubblicata il 11/11/2003
Ho sentito cantare gli angeli
appagati da un timido sorriso
nel silenzio infinito dei tuoi passi
che si inoltrano nella bruma lontana.
Ho visto gli occhi di un bimbo
fiamme che brillano nella notte serena
nel rincorrere l'ultimo suo gesto.
Ho contato le tuniche polverose di ricordi
dei pellegrini che ti hanno ospitato.
Ho valicato la luce del giorno
per corrompere l'orizzonte
con sussulti d'oro e di fuoco.
Non ho trovato il gelo della morte
nel grembo della notte ostile
vergognosa di mostrarsi al mondo

a Carlo Urbani il mio grande amico di sempre
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