PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Utente eliminato
Pubblicata il 11/11/2003
Prigioniera
di un deserto
limitato da giardini
e foreste rigogliosi,
immobile ascolto
i messaggi eterni
che mi guidano
in assenza
di coordinate terrestri.
Febbre
mi arde dentro,
fuoco inestinguibile...
Il verde mi invita,
ma la paralisi
programmata
mi incatena
a questa terra arida.
So, lo so
che pericolo occulto
mi attende
dietro veli di verzura
freschi,
dietro fontane
zampillanti acqua,
latte e miele.
Feroce battaglia
tra mente e anima
squassa le mie difese
So, lo so
che la mia salvezza
è questo sole
che brucia
crudele
e immoto...
Ma allora perchè..
perchè questa insofferenza,
perchè questa sofferenza..

O forse
la mia vera salvezza
è morire?
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Poesia molto pregnante, piena di temi affascinanti e che indagano alla radice l'uomo, la vita e il dolore.
"immobile ascolto
i messaggi eterni
che mi guidano
in assenza
di coordinate terrestri" Bellissima questa immagine, la faccio mia, come tutte le cose belle...
Un bacio
Axel

il 11/11/2003 alle 12:47
Jul

Siamo prigionieri di questa vita che non ci appartiene.
Un bacio,
Giulia

il 11/11/2003 alle 14:18

bella ed impegnata questa poesia, nella quale ti sei già creata una risposta...forse ancora velata.
La vera salvezza può essere morire a se stessi.. essendone pronti.. in arresa. Ciò che brucia è nell'anima ..e solo esso può svelare i veri valori e le nascite di nuove energie.
un vero complimento all'essenza della poesia.
ac

il 11/11/2003 alle 14:50

se esiste risposta chiarissima, dunque perchè esite in te conflitto?
rinnovo un saluto....

il 11/11/2003 alle 15:56

Cara Tina questa poesia é un forte e bel canto dedicato al senso della propria prigionia esistenziale, ben riuscito.
La salvezza sta forse nell'accettare pienamente la propria
condizione umana (cosa evidentemente non facilissima):
che é un pò morire ai desideri e aspettative proiettati nel tempo.
Un elettrizzante abbraccio di conforto.
Ciao
papox

il 11/11/2003 alle 17:19

bellissime immagini tutte da meditare ..hai scavato in profondo
Un sorriso lunare

il 11/11/2003 alle 19:18

E d'improvviso tu appari in questa casa... con queste tue note novembrine... Dimmi, che sei venuta a fare qui? La porta era già aperta in Ph,
è stato facile entrare. Io sono in questa casa. Io che cerco subito i "nuovi". Li leggo e li commento e a loro non importa. Ora, amica, dimmi, che cosa
ti aspetti? Sarai attenta a chi ti dirà bravissima anche in quelle occasioni che sarai stata solo brava, oppure soltanto bravina, oppure solamente
normale? Che ti aspetti da chi ti legge? Si fa presto a dire: bella, brava, grande. Che resta, dopo, tra chi scrive e chi legge?
Che noioso... che pesante... che pedante!!!
Spero - con tutto il mio cuore - che tu non te ne
abbia a male. Se la Poesia è alito dello spirito,
sospiro dell'anima e maestria di mano, che ne dici se la accogliamo insieme?
Grazie di essere arrivata.
Un bacio delicatissimo.
Vitale


il 11/11/2003 alle 22:35