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Utente eliminato
Pubblicata il 08/11/2003
Un tempio
a te gradito
fu costruito
dai nostri avi
romani,
a te devoti
che rallegrandoti con le Pacalia
ti onoravano un tempo
sulla via sacra,
dove ti ergevi sovrana.

Gli antichi greci
ti prediligevano
figlia di Zeus, re dell’Olimpo,
e di Temi
della giustizia protettrice
e dell’avvenire divino
rivelatrice.

Ed ora spaesati
con un ramo d’ulivo in mano
cerchiamo il tuo messaggero,
ma forse sei volata in cielo?
Tra dittatori pazzerelli
ti preghiamo in stornelli
di tornare ancora
perché l’uomo spesso
il lume ha perso
e tra giochi di poteri,
panegirici improvvisati
e palloni gonfiati
si perde il senso dell’accordo
e, senza troppo riscontro,
si facilita l’azione
facendo bagnare gli occhi di lutto
a noi tutti dall’emozione
per quei poveri disgraziati
morti in guerra assassinati
per un ideale che non appartiene
a nessun altro
che ad una schiera ventosa
di bandiere
irragionevoli
e prive d’amore.

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