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Pubblicata il 02/11/2003
Calpe mi sorrideva
Abila piangeva
Al varco della soglia
Sacra all'avventura
Molto trovai di nuovo
Nella limpida radura

Navigando
Conobbi l'amaro
E pur l'asprezza
Ma era solo l'avvio
Al dolce colle
Di saggezza

Poi benchè ferito
Non patii dolore
E nel pugnale
Dell'assassino
Non l'odio vidi
Bensì l'amore

Allora su quel colle
Edificai
la mia dimora
E ogni sera
Quanta gioia
Nel risalire la scarpata

Osservavo la via
Che conduce
Ai confini del Sacro
Ma varcando la soglia
Dei Guardiani
Perchè non vidi la Luce?

Ma solo due nuove Colonne
Da varcare...
Un nuovo Cammino
Da iniziare...
Un nuovo Oceano
Da attraversare.

AbelCain








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Oltre quelle colonne c'é il non dualismo...
C'é la comprensione della necessaria complementarietà di ogni cosa e manifestazione.
L' oceano non é d'attraversare, ma scoprire che siamo "noi", piccole grandi onde, quell' Oceano.
Complimenti vivissimi per la tua bella poesia, per lo stile ed il contenuto.
Bravo!
Un caro saluto
papox

il 02/11/2003 alle 20:20

Ben ritrovato, carissimo!
Molto bello questo epico viaggio fra le due colonne,
metaforico confine al sogno, alla liberazione di un karma per indossarne un altro...
Un abbraccio
Axel

il 03/11/2003 alle 09:34

Caro papox, quando crediamo di essere giunti ala meta attraverso il cammino dell'introspezione, ci troviamo in qualche modo rinnovati. allora il cammino ricomincia daccapo, dobbiamo di nuovo trascendere noi stessi.
Grazie per i complimenti
ricambio il saluto
AbelCain

il 03/11/2003 alle 20:19

Ciao Viandante Axel
sono stato via un po' di tempo per cose profane
Tornato a casa mi sono ricordato di questo angolo di vita e delle tue belle poesie, ne ho già lette alcune ed altre ne leggerò appena possibile.
Un triplice Fraterno Abbraccio
AbelCain

il 03/11/2003 alle 20:29