PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Utente eliminato
Pubblicata il 02/11/2003
Giù dal treno
raggruppati
nel piazzale vicino al binario

Moltitudine scolorita
un colpo di spugna

Occhi sgranati
graffiano il cielo
che non vede
anime smarrite
protese all’infinito
attimi sospesi
e qualche istante ancora

Parole al vento
una preghiera...

Il freddo
tra la pelle e il cuore
frantuma, spezza, lacera
scava nelle viscere
e affoga Iddio
nel vaso
d’immondizia

Frammenti d'umanità
evaporano...
e il fumo, nel camino
sale lento...


Dedicata anche al mio nonno mai tornato da Mathausen.
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Sei una persona bella, ti ammiro come ammiro questa tua intensissima poesia intrisa di dolore e disperazione, utile per non dimenticare com'è fatto l'uomo.
A rileggerti presto.. Andrea

il 02/11/2003 alle 00:31

E' una bellissima poesia dedicata ad una persona che penso essere stata speciale come te!

Bellissimo il riferimento ad una stupenda canzone dei Nomadi.

Ciao con abbraccio,MauMusiC

il 02/11/2003 alle 00:47

è una poesia intensa
e che altro dire
tutto già è stato detto
e purtroppo fatto
ogni tanto se ne parla, perché si dice che nopn bisogna dimenticare, ma ho capito che serve solo a fare esercizio di memoria, perché l'uomo continua ad essere quella bestia che è in ogni dove, in ogni tempo.
hai saputo rendere bene e la dedica atuo nonno, fa di questo testo poetico un'altra testimonianza di un dolore antico e sempre sanguinante
un bacio
Kat

il 02/11/2003 alle 01:54
tla

ci sono fatti ... sentimenti ... memorie ...
che non hanno bisogno di commento ...
meritano soltanto il rispetto ... e un abbraccio
di comprensione ...
so quanto sia difficile ed irrinunciabile tirar fuori da se
e rinnovare un dolore che si voleva muto ...

un sorriso
tla

il 02/11/2003 alle 08:22

Mesmer.......questa poesia è carica di significato e non solo per te, ma per tutta l'umnità.....mi è sembrato di sfogliare una pagina del libro di primo levi..."se questo è un uomo".....ma ogni libro di storia ci darebbe la stessa triste testimonianza e oggi tu con questa tua, proprio in un giorno già velato di malinconia per tutti hai unito alla storia un sentimento reale e commovente.......
un abbraccio
Mary

il 02/11/2003 alle 10:52

Realizzare anche questa parte oscura dell'uomo..è Chiarezza. La mente intellettuale mai giungerà ad accettare questo arrendevole "vuoto" come parte integrante del divino...

Un grande complimento per la tua poesia.....
un bacio al divino che è in te!
ac

il 02/11/2003 alle 11:56

p.s. ma non era ...DACHAU?

ac ;-)

il 02/11/2003 alle 11:58

Una grandissima poesia, una poesia da brividi, intagliata con lo scalpello nella roccia della memoria. Un salutone a te.
Michele

il 02/11/2003 alle 12:08

Nobili parole per non dimenticare ciò che è stato capace di fare l'uomo. Già "homo homini lupus" fino al massimo dell'aberrazione. Commovente la dedica.
Cordiali saluti

il 02/11/2003 alle 17:23

per il Divino..... sai che ormai non vedo altro!! ahah

il 02/11/2003 alle 21:09

Già ... il fumo della rabbia e dell'odio continua a salire lento ... nè intravedo la sua fine ... è una scia lunghissima quella che trascina dietro di sè ... mai e poi mai riuscirò a capire!!!!!
Bella e toccante ... davvero!!!!
Un abbraccione
Cristiana

il 02/11/2003 alle 22:52

Carissimo... questa tua poesia mi ha fatto ricordare un luogo che ho visto più volte ed è stata un'esperienza che mi ha segnato molto. Per due anni sono andata al campo di Mauthausen accompagando i ragazzi della scuola e devo dire che non c'è libro stampato o fotografia che possa trasmettere ciò che ho potuto vedere.... mi sentivo addosso le loro pene. Ti invito a leggere una poesia che scrissi un pò di tempo fa in ricordo dell'ultimo viaggio... "In punta di piedi"...
Un abbraccio. MR

il 03/11/2003 alle 21:55