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Pubblicata il 31/10/2003
Spirito girovago - 31.10.2003


Non voglio più
spendere parole
srotolare matasse
che diano l'ampiezza
del mio sentire
- sterile voce -
in un deserto vuoto

A che serve cercare
d'udire voci sornione
che poltriscono
e non accolgono
quel che sono

Si proiettano ombre
da fiammella generate
passi scalzi nell'anima
che conoscono
solo eco di nuvole

Non sono mie le colpe
se non tentano di capire
e anche il silenzio
questa sera è denso

Raccatto i miei pensieri
ed io spirito girovago
andrò altrove a dipingere
tutto quel che sono

Non mi cercate
tra sabbia nel vento
e colori di speranze
che voi forse non capirete

Poe





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Carissima, la tua poesia offre delle bellissime immagini liriche, permeate però di delusione e tristezza. Hanno il sapore del commiato, ma spero vivamente che sia solo finzione poetica, o che io abbia male interpretato.
Un abbraccio caro!
Axel

il 01/11/2003 alle 09:47

Grazie Axel, come dici a volte in poesia i sentimenti ,avvertiti in forma sottile prendono una forma che una certa drammaticità,metafore ed immagini incisive,ma non sarei capace di commiato,la solitudine o le ferite sono percorso comune e poter dar voce ,cercare di delineare immagini è un modo forse di esorcizzare...
Ma tranquillo,io sono serena...

Un bacio
Poe

il 01/11/2003 alle 11:29

Lo spirito girovago... che splendida definizione! E' forse quello che, secondo Dante ci fa essere uomini...
" Fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e conoscenza..."
Una poesia splendida, forse di impatto non immediato ma che a me è immensamente piaciuta. Un caro abbraccio.
Michele

il 01/11/2003 alle 16:54

Si,anche il senso forse è da comprendere ma tu..hai compreso e come Dante dice,è la ricerca di conoscenza che fa elevare dallo stato di "bruti" e girovago è dunque lo spirito in ricerca e non sempre è accolto o compreso da chi sopito preferisce non accoglierlo...

Grazie mi fa piacere la tua ...accoglienza

Un abraccio
Poe

il 01/11/2003 alle 21:10