PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 30/10/2003
Parlano di noi certe stelle del cielo,
chiedono perché certi dubbi nel cuore
senza risposte però io non so stare.
Dov’è questo Dio vagabondo ?
Il barbone di un nuovo giorno perso fra i
tavolini dei bar, nascosto dietro i muri di città...
Sempre a camminare lungo strade che non arrivano mai...
E pio noi, con il male del mondo addormentato
nelle nostre coscienze inquiete, con la pioggia che
continua a cadere attraverso il camino...
Passerà questa nuvola che sputa sui peccati della gente
passeranno gli anni senza mai sapere chi sei, e ti lasci vivere.
Dov’è questo Dio vagabondo ?
Il mago incapace di ripetere il trucco, ormai disoccupato
accende una sigaretta e si accontenta di osservarci da una finestra.
Dentro gli autobus si combatte l’ennesima guerra per l’ultimo
posto infondo a destra ; così fra il vociferare degli adulti,
i pianti dei bambini e le solite prediche di sacerdoti corrotti,
noi continuiamo a cercarci sprecando un po’ d’amore.
Dov’è questo Dio vagabondo ?
E se fosse lì, a sonnecchiare sotto l’ombra del cuore dove
ancora si respira qualche emozione ?
Sofferta, meritata esistenza addio.
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