... 142 gradini... Capolavoro a cielo aperto
Stai fermo,
non muoverti,
dolce bambino
dalla pelle scura.
Lecca quel gelato
al pistacchio
rapito dalla tua tenera età
e non noti la bellezza...
di un capolavoro a cielo aperto.
E’ un universo
senza fine
da scoprire piano, piano
è una bellezza interiore
che ti macina dentro
senza fretta,
cola impulsiva l’immagine
di Caltagirone.
Viuzze lastricate
e tortuose,
saliscendi repertini,
botteghe e palazzi
che danno il senso
di un borgo medievale,
che chiacchera e vive.
Scalinata di Santa Maria del Monte,
corro su 142 gradini
di maioliche diverse,
affiorano colori stupendi
su turriti castelli,
e incrocio tende da campo,
ricordo di battaglie
con i Saraceni...
ma solo i miei piedi
non si fermano, corrono.
Erba di malba
raccolgo e mi chiedo
stremata dalla visione
nitida di un sole viola,
forse chi scende non salirà...
Il teatro è questa città,
perchè portarlo altrove,
acquesantiere bordano facciate
per poi ricadere tra
miriadi di fiori colorati,
e mi spengo a te
amore
come mandorlo in fiore
accarezzandoti con un petalo
d’amore.
Alexia