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Pubblicata il 29/10/2003
sul momento della fine
la tua anima non è più
un edificio ergentesi sulla pianura
un edificio con piloni e fondamenta e con
una sua logica

ma nel momento della fine
quando nel corpo non c'è
membro che non si tenda in spasmi orribili
allora la tua anima
è un desolato e cupo campo di battaglia
e proprio come i saggi raccontarono

una distesa di nebbie catramose
e di cadaveri
è il campo da gioco del diavolo
e del suo veloce carro

e le memorie ritornano fuori
come la feccia che risale il pozzo
e come le teste dei palombari
dopo vent'anni a setacciare abissi

e le memorie ritornano a galla
con volti anamorfici
e con musiche d'inganno

la tua mente annega
in un vortice concentrico
e tu vuoi solo piangere
tutto ti crolla dietro e tu
cominci a piangere



***




memorie come di quando
tutta la notte sul ponte di una nave
a sparare ai gabbiani inesistenti
in mancanza d'albatri
nella vana e disperata speranza che
tacesse per un minuto almeno
lo snervante cantico (a bocca chiusa) della luna
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ne ho appena postata una,,,questa era proprio quello che ci voleva!!!ma cheè? colpa del sole che ci vomita addosso la sua influenza??!!!
complimenti...stai messo come me
five e ciao
fm

il 29/10/2003 alle 16:39

Profondamente belli e, toccanti testi...

il 12/07/2020 alle 11:47