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Utente eliminato
Pubblicata il 29/10/2003
Fuoco sulla collina
stasera.
Fumo che si alza grigio,
come un campanile
nella notte scura.
Lingue di fuoco,
la fiamma che depura,
che rigenera e purifica
l'anima nera.
E quando l'essenza
sara' bruciata,
di rami e sterpaglie
sull'addura,
una nuova vita
palpitera' dalla cenerea
fumantina.



Occam
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Un simbolismo lirico, quello del fuoco purificatore, che mi piace, che racchiude un impeto catartico e di rinascita dell'essere dal caos volatile delle nude ceneri. O magari è tutta un'altra cosa Lamberto, visto quel che sta avvenendo in California :-)))
E adesso...una bella sigaretta!
Max

il 29/10/2003 alle 15:16

Molto bella, questa poesia... mi fai ricordare il mio conterraneo Cesare Pavese, con questa descrizione così nitida e asciutta di un paesaggio collinare che, inevitabilmente, diventa anche paesaggio dell'anima. Un salutone.
Michele

il 29/10/2003 alle 17:49

Scusami per la mia interpretazione strana.
Ricevo l'impressione che il fuoco sia nel cuore e cerchi di purificarlo delle vecchie storie per lasciar spazio a nuovi palpiti d'amore. Cmq bellissima.
Ciaooo
Cesare

il 29/10/2003 alle 20:06


... e non è vero forse che ogni giorno rinasciamo a nuova vita dalle ceneri del nostro dolore(almeno, io la penso così...)?

un bacione enorme
bobbi

il 29/10/2003 alle 20:55

hai preso fuoco per caso??...quando siamo bruciati
i nostri cuori palpitera in un'altra vita..
baciii
dd

il 29/10/2003 alle 21:52


....anke tu.....

grazie
bobbi

il 30/10/2003 alle 14:54