Un simbolismo lirico, quello del fuoco purificatore, che mi piace, che racchiude un impeto catartico e di rinascita dell'essere dal caos volatile delle nude ceneri. O magari è tutta un'altra cosa Lamberto, visto quel che sta avvenendo in California :-)))
E adesso...una bella sigaretta!
Max
Molto bella, questa poesia... mi fai ricordare il mio conterraneo Cesare Pavese, con questa descrizione così nitida e asciutta di un paesaggio collinare che, inevitabilmente, diventa anche paesaggio dell'anima. Un salutone.
Michele
Scusami per la mia interpretazione strana.
Ricevo l'impressione che il fuoco sia nel cuore e cerchi di purificarlo delle vecchie storie per lasciar spazio a nuovi palpiti d'amore. Cmq bellissima.
Ciaooo
Cesare
... e non è vero forse che ogni giorno rinasciamo a nuova vita dalle ceneri del nostro dolore(almeno, io la penso così...)?
un bacione enorme
bobbi
hai preso fuoco per caso??...quando siamo bruciati
i nostri cuori palpitera in un'altra vita..
baciii
dd