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Utente eliminato
Pubblicata il 28/10/2003
Ho fatto a pugni con Dio
lì, per strada,
con le mani spaccate
dal vento che rosso
sporcava di sangue
ogni parola
ogni sguardo
ogni respiro,
che incontro!

Schivò ogni colpo.
Ed io al centro,
scarso gioco di gambe
- tutto istinto -
cercai di studiarlo.
Sfuggente. E mancino:
fastidiosi i mancini,
brutta rogna!

Al mio angolo
non c'era nessuno,
non ho mai voluto nessuno
accanto a me,
ma avevo la folla dalla mia,
comunque fosse andata
sarei rimasto per sempre
nella leggenda:
l'uomo che sfidò Dio:
l'incontro del secolo,
che storia ragazzi!

Mi preparai bene,
ero carico, ma
(e Bukowski me ne vorrà),
commisi un errore
che mi costò caro:
sottovalutai l'avversario,
convinto com'ero
che non si sarebbe presentato:
" E con che faccia? ",mi dicevo.

Sbagliai: venne.
Anzi era già lì,
nell'angolo, quasi annoiato,
il volto coperto:
" Secondo round e sei k.o., amico! ",
così mi disse:
la voce di Dio:
ero finito..
DONG!
Iniziò l'incontro.

Troppo rapido per me.
E mi faceva stare al centro,
limitandosi a parare
i colpi in silenzio.
Perfetto. Dovevo attaccarlo,
a tutti i costi.

" Scappa vigliacco,scappa,
non li senti? Ti fischiano,
amano me, non uscirai vivo di qui,
ti faranno a pezzi!", provocai.
Mi colpì allo stomaco. Barcollai.
Non parlò. Un altro colpo:
gancio sinistro in pieno volto.
Mi ressi alle corde, sanguinante.
Avanzò. La folla tacque.
DING DING!
Fine primo round.

Incominciò la seconda ripresa.
Mi passò la vita davanti,
piccoli flash-back,
(intanto incassavo):
l'infanzia malsana,
gli amori, gli affetti,
i graffi della gente,
e quei versi neri
e pregni di sangue e speranza;
attaccai a vuoto, di rabbia.
Ma un dritto mi squarciò
il sopracciglio destro: non ci vedevo.
O forse ci vedevo meglio.

Mi fermai, di colpo.
Respirai sangue.
Abbassai i guantoni,
lentamente.
Si fermò anche lui,
non parve sorpreso.
Mi avvicinai. Piangevo lacrime e sangue, insieme.
E urlai. Urlai con tutto me stesso:
l'urlo disperato dell'umanità.


" Perché???!!!!!!! "


Non rispose. Mi colpì,
brutalmente, per finirmi,
come un pittore
che stufo brucia una creazione.
Terminò l'incontro del secolo:
k.o al secondo round.
Non cambiai nulla.
Piansi.

E caddi, morto,
In quel mare di sangue
In cui nacqui,
Ignaro di tutto.
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