PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/10/2003
E’ ora, tramonta piano il giorno che maledico,
la zappa, seduta, in mano, è il mio solo vero amico;
la cresta dell’orizzonte combacia coi miei sospiri,
le lacrime sulla fronte son vive come son vivo...
sto steso s’una coperta di terra appena violata,
ancora non s’è riaperta la mia ferita celata...


Finisco di seminare nei solchi del mio ricordo
ma non lo so più pensare in questo silenzio sordo...
e maschero la tristezza segnandola col coraggio,
mi dicono ch’è ignoranza ma forse è solo un miraggio.
Nell’aria che si confonde col puzzo di meretrice
ancora non ricompare l’antica mia cicatrice...


M’invade un odore nuovo di zucchero e di stanchezza
che prende le mani bianche e le porta dentro la brezza,
e sento che le catene si staccano dalla terra,
non vedo ne più i colori, non vedo ne più la guerra.
E pace tra le mie mani che vanno dove volevo,
mi sono cresciute le ali, volavo e non lo sapevo...
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

come sempre il dubbio...
bellissimo commento o bellissima poesia?

grazie grazie grazie.
mi piace sapere che mi leggi sempre.

baci.
Ale

il 28/10/2003 alle 17:06

e' cosi' bello leggerti!, cosi' tenero originale, innovativo...
grazie di essere tornato!
hasta presto!
LUna

il 28/10/2003 alle 17:49

da te è più che un piacere ricevere commenti e complimenti... grazie sempre di più, sempre di più.

grazie e ancora grazie!!!

alessandro

il 28/10/2003 alle 18:00