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Pubblicata il 28/10/2003
E' mattina,
il freddo risale lungo il vento,
vento che incrocia le mie orecchie,
brividi si cospargono lungo il mio corpo.

Il mio viso appannato ancor
di dolce sonno venne scosso.

Occhi da pesce lesso vengono
catturati da questa intorpida mattinata...

pochi cinguettini ormai si odono dagli alberi...

condensa sale dal campo verso il cielo

la nebbia inizia a cospargere le strade.

Raggi di sole s'infrangono sul campo
campo cosparso di condensa.

Il campo mostra la sua aurea.

In cotanto spazio i miei pensieri li vedo vagar,
ombre illuminano la mia mente,
ricordi di beltà passano fra i miei occhi...

un sorriso inizia a sorgere.

Quel tempo che ormai è passato,
fuggito,
sfumato.

Dentro me ancor rugge quel cor
che dentro splendea di lodata giovinezza.

Esso ancor vive
ancora sà aprezzare

e ne sono grato.
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...delicato è il tuo vagar di sguardo

ciao Dario
L.

il 28/10/2003 alle 23:47

grazie per il complimento Luigi

Ciao

Dario

il 29/10/2003 alle 10:33