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Pubblicata il 25/10/2003
L'urlo sale fuori e
dal dentro mi nasce
imperiante sulla
fragile barriera.
Passeggio per strade
che amo
di una città nascosta,
non è la mia:
ci vivo per caso.
Carte sparse
nella mente
onda di memoria,
un'altra sigaretta
l'ultima, spergiuro;
un letto m'aspetta
non è il mio,
ci dormo per caso.
Passeggio cercando
una luce lontana,
m'intriga una voce
muta dai suoni
la sol che capisce,
la sol che dispera.
Ciao solitudine
di nuovo con me,
parla piano,
per favore,
ma parlami ancora.

Marco
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Buona questa poesia
nella forma e nella modalità d'espressione del contenuto. la solitudine come compagna complice che sa, che capisce che non ci abbandona mai.
bacio solare
Kat

il 25/10/2003 alle 11:01

Bella,Marco......accidenti!!! dona sensazioni di rabbia e sconforto miste a confusione...ma nello stesso tempo è tutto così chiaro!!!!
un bacio
Mary

il 25/10/2003 alle 20:27

Più che profondo, direi pesante. 7 quintali di peso, colore sauro, criniera e coda folta con un segno particolare: bellissima. Il nome? Elena Otoe, da Otos marc e Peps a Daam. Che amore, ragazzi!
:-) Poi ce ne sarebbe un'altra, molto meno pesante, che leggera, leggera, danza tra le mie dita...
Marco

il 27/10/2003 alle 11:13

La mia si chiama Solitudine Maria. Permetterai che abbia anche il nome, no? E femminile, s'intende.
Un bacio accompagnato.
Marco

il 27/10/2003 alle 11:16

Anzitutto grazie di avermi commentato, Mary. Sembra che da quando ho puntualizzato con una persona su questo sito, nessuno mi commenta più. Sia chiaro: ci dormo ugualmente, però la sensazione fastidiosa di essere passato da cattivo, quando in realtà è stato un gesto d'amore, eclatante perchè i precedenti sono passati come l'acqua di un fiume, non mi va giù. Ma tant'è... In stelle di rabbia ci sono tutto io, con la mia solitudine, inquietudine e la memoria. Per quello che poteva essere stato, e non è stato, per quello che sarà, se sarà. Ma la memoria, lo sai, è una brutta compagnia, talmente brutta che non puoi neppure farci a botte.
Ti abbraccio. Marco

il 27/10/2003 alle 11:24
Jul

Ciao Marco, ma come fai ad essere ancora arrabbiato? Hai tante cose! Anche Birillo, gli esseri più affettuosi del mondo. Non cercare l'amore delle fictions, sono finti amori, guardati intorno,più vicino di quanto tu possa credere,ci sono donne pronte ad amarti.
G.

il 27/10/2003 alle 16:07

Ciao Giulia,
anzitutto scusami del ritardo, ma ero fuori sede a causa della mia professione. Non sono così arrabbiato come posso aver fatto intendere, e neppure un incantato da fictions televisive che non ho mai visto; vivo il mio mondo, ecco. E la mia memoria. Quello che è successo, è successo a me e mi condiziona ancora, anche oggi, anche domani che porterò un fiore dai miei genitori ed i miei tre fratelli. Un fiore, insieme ad un lumino, come da trent'anni a questa parte. Ecco l'amore dov'è.
E' sempre un piacere rispondere ai tuoi commenti.
Marco

il 31/10/2003 alle 13:47