Quel grano che mai fu battuto,
Di notte torniamo a sfiorarlo
Con debole mano tremante
Nei soffici soffi d'aurora.
Quel fiore che mai fu annusato,
Torniamo talvolta a innaffiarlo
Con spruzzi d'umane speranze
Negli acquei confini del sogno.
Quel luogo mai visto o pensato,
Spauriti proviamo a cercarlo
Brandendo candele piangenti
Nel freddo che allude alla fine.
Quel grido sommesso e lontano,
Proviamo pazienti a imitarlo
Con voce di carta e d'inchiostro
Com'ombra d'un albero al sole...