un iraq stabile e prospero
è nell'interesse dell'europa
siamo grati alla presidenza italiana
che sta giocando un ruolo
molto positivo
e
capisce di che cosa ha bisogno
il popolo iracheno
elizabeth jones
vice di colin powell
è consolante sapere
che qualcuno sa e ha capito
come intervenire
nel risanamento dell'iraq
ora siamo tutti
più tranquilli
e avremo tempo e modo
di capire
che sta succedendo
in terra di palestina
dove con i pezzi
della road map di tutti
fatta ha pezzi da pochi
si costruisce
il muro di uno solo
chiamato sharon
il santo uomo
che se ne infischia
dei moniti dell'ONU
quello stesso ONU
che dovrà asciugare
quelle pezze
che in iraq
maldestramente
ma a "costi zero"
hanno bagnato gli USA
si è aperto ieri a madrid
tra imponenti misure di sicurezza
la conferenza dei donatori
per l'iraq
il vertice in cui "il resto del mondo"
cercherà di mettere insieme
i 55 miliardi di dollari necessari
per la ricostruzione one
del dopo-saddam
ovvero guerra preventiva unilaterale
i donatori facciano
un passo avanti
lucio cangini