(sul bordo del letto
t’aspetto come sempre)
ho lavato via l’odore
di te che m’hai colta
dentro una notte stonata
e sulla spugna rimane
l’ombra d’un uomo perso
dentro grembi a pagamento
non c’era luce per leggerti dentro …
una donna dopo il bagno
è un fiore umido di rugiada
che seduce sé stessa
guardandosi allo specchio
e non importa chi l’ha toccata …
dentro una stanza in affitto
sospesa sopra viali affollati
conto i lividi sulle gambe
mentre una rosa appassita
reclina il capo delusa
d’essere stata dimenticata
eppure l’acqua non tarderà ad arrivare …
m’osservo nuda e scopro
gli anni scivolarmi addosso
e le tue mani aggrappate
ad un seno ancora bagnato
che domani sarai di nuovo qui
a reclamare ciò che t’appartiene …
(ma tra le lenzuola
non troverai che un’impronta)