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Pubblicata il 20/10/2003
Di tante ballate
questa è la prima.
Un poco di sangue,
una penna di corvo,
ed eccovi il canto
più oscuro e più torvo.
Ma il buio dirada,
il giorno è vicino,
se il sole mi becca
è davvero un casino:
perciò serro il tumulo,
chiudo la bara,
la luce del giorno
è per me troppo chiara.
Ci aspettan lunghissime
notti nebbiose,
e intanto vi auguro
cose paurose...
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