E' il vento che spoglia gli alberi
e snuda fragilità gelosamente
serbate ad affondare il pensiero
sotto una coltre di foglie rinsecchite,
chimere decrepite che rinserrano
mai sondate possibilità.
«Il tutto è il senso che gli dai!»:
cognitivismo amaro, carceriere d'esistenze.
Ma all'orizzonte il soffio incessante
squarcia di getto un ostinarsi di nubi
e corruschi di sole t'accecano.
A nulla vale fare schermo agli occhi
con mani ch'hanno atteso che trabocchi
tutto un senso che non avevi inteso.