IL MESSAGGERO
Disceso su questa terra
vivo nascosto in un pensiero.
Un ché d’arcaico
scorre nel mio sangue.
Ho sembianza d’uomo
eppure non lo sono.
In cerca di una vita o un’emozione
che dia un senso al mio sapere,
discenderò disturbando il sonno dei quieti
e rimbomberò come un tuono tra le pareti dei cuori inariditi.
Fino a te mi porterà il Sacro Fuoco che mi anima,
mentre nell’ordito della trama divina
un nome prenderà forma: Maria.
E tu, giovane donna dall’incedere fiabesco
i seni colmi, come cornucopie d’ambrosia
sarai rapita dal mio aspetto lucente.
Come un’ombra lieve mi leverò su te e
prepotente e selvaggio come l’onda del mare
ruberò il tuo domani alla fanciullezza.
Da te estirperò purezza
ma in cambio avrai il mio amore,
primordiale e potente
come un fuoco di Candelora.
Tu vergine ed io Messaggero
consacreremo a vita lo Spirito Santo.
Oh, Vergine Maria,
tu sei benedetta tra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
Suvvia Maria, non temere
e apri la porta al Messaggero di Dio.
Io sono Gabriele, L’Arcangelo.