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Pubblicata il 18/10/2003
Cerco di catturare la brezza marina,
ma ogni volta mi sfugge tra le dita
lasciando solo una fredda sensazione
sulle mie mani protese invano.
Può essere pazzo a tal punto un uomo?
Può causare questo, l'amore perduto?
Nell'aria c'è ancora il suo profumo,
ma la brezza me lo sta rubando
e io non riesco ad impedirglielo.
Ti prego lasciami qualcosa di lei!
Ma inesorabile si trasforma in vento,
un crudele vortice solleva la sabbia
che le mie lacrime calamitano a se.
Un velo abrasivo sta martoriando
i miei occhi ormai già brucianti,
ma sono insensibile allo strazio,
il soffocamento è vicino
s'impadronisce dei miei polmoni,
mentre il respiro si fa affannoso,
la morte penetra vittoriosa nel petto,
nel cuore ancora caldo
e mi accorgo...
che tutto questo non è mio.



Saby 1975
A volte nella vita ci si trova spesso con un pugno di sabbia.
Affidare al vento un pugno di preghiere a volte non è un azzardo.



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cesare!!!! è meravigliosa questa poesia.....il respiro mi si è spezzato leggendola, si .....ho dimenticato di respirare tanto che l'ho sentita mia....mia per quello che ho vissuto in questi giorni e in giorni del mio passato.....una sensazione di perdita, di nostalgia ch enon puoi fermare, e vorrest catturare tutto cio' cche domani ti potra' servire per ricordare..........................bella, bellissima....potrei averla scritta io.....la sento un po' mia.....
Ti abbraccio.........Mary

il 18/10/2003 alle 17:34

...si
la brezza è spietata
e non ti lascia nemmeno un pò di ricordo
oltre ad asciugar le lacrime

L.

il 19/10/2003 alle 02:24

Tu sei troppo buona, dolce Mary. Se sapevo che questa poesia poteva in qualche modo ricordarti qualcosa di simile te l'avrei dedicata col cuore in mano. Se noti la data è lontana e le parole sono frutto di una senzazione che allora ho avuto vedendo un uomo solo che piangeva discreto sopra un pontile e mi sono immedesimato nel suo dolore che poteva essere per tutt'altra cosa.
Un abbraccio tenero... per farti riprendere fiato
Cesare

il 19/10/2003 alle 08:14

Osservazione poetica da una persona sensibile qual tu sei. Grazie caro Luigi e buona domenica
ciao Cesare

il 19/10/2003 alle 08:16

Una considerazione sull'abbandono in chiave poetica.
Molto bella, caro Cesare, e noto che a distanza di anni è rimasta dentro te, come negli spiriti nobili, il desiderio prorompente di manifestare momenti di universale agli altri.
Un caro saluto
Er

il 19/10/2003 alle 11:57

Vedo che hai evidenziato il desiderio di narrare il passato con un commento che mi lusinga.
Infatti, da quando faccio parte di questo sito, sto rispolverando vecchissimi appunti, versi e pensieri ormai lontani nel tempo.
Un abbraccio fraterno
ringraziando
Cesare

il 19/10/2003 alle 15:44