Bevo il calice
della mia solitudine
dalla prigionia dei miei sensi
intrecciati ai tuoi.
Nei tuoi baci
la condanna
al tuo ritorno
nell'assenza che strema.
E' la pelle riarsa
che chiede
del tuo abbraccio dolce
come un ballo lento.
Non esiste confine
per la malinconia,
divora il cuore
e l'ansia mi assale.
Aspetto
come sempre
il tuo arrivo,
che scuote i sensi
e confonde la ragione,
per godere ebbra di te
la scia
di una cometa d'amore.