La donna scaltra
si mise le mani sui seni
e pensò
è più bello farlo sognare
che toccare
per dei tempi misurati e brevi
che dopo un pò andranno scemando
i sogni ci furono davvero
e qualcuno li accompagnò a preghiere
la vanità gioì nel tempo
prima una strana nebbia
e poi il tramonto
annullarono i riflessi
di quegli specchietti per le allodole
tutti gli occhi catturati
erano liberi
senza sapere deove andare
con le gambe molli
e il cuore spento
tutt'intorno altri fiori
che si lasciavano
accarezzare da mani meno tremanti
i vecchi volti dipinti
dal disprezzo del rifiuto
dei tempi giusti
erano maschere
ormai
per inutili carezza
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dal volume:normalità incondivisibili