PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 17/10/2003
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Su larga foglia depongo
la mente al cielo convessa
a rifletter l’invisibile nulla,

in attesa di ventoso timone
che inventi stocastica meta,
apro il torace al cielo a liberar
da catene di carne, segreti
a lungo compressi di rosso.

Fontana melmosa ha nutrito
candor di mille ideoninfee
or che vena al sole zampilla
la mia acqua di puro cristallo.
Tutto è compiuto e non rinasce.

(Partitura per Archi N. 1719/II)

Sterile albore, illude la neve
di protegger nuovi germogli,
ma il primo bacio di primavera
che la dissolve altro non trova
se non pietra a forma di cuore.

Vibra la corda al tocco,
l’arco teso è spezzato,
ma la freccia vola d’azzurro...

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Le tue figure poetiche oltrepassano qualunque limite di verticalità: davvero eccezionale la "stocastica meta", espressione di una randomizzazione del nostro viaggio.
Ma è soprattutto la seconda parte quella che, per il mio modo di "sentire", condivido maggiormente.
Davvero un piacere leggerti tra i primi al mio rientro.
Un salutone
Gaetano

il 17/10/2003 alle 08:02

Grazie Gaetano, anch'io rientro "segmentato" oggi dopo un po' di inattività, ma ancora ho pochissimo tempo per il sito, spero che mi perdoneranno tutti gli amici, sarò presente proprio "a pezzi" (:-(
Le tue parole sono particolarmente attente e mi hanno rincuorato sulla mia "perdita" d'ispirazione.
Un abbraccio e un ben tornato anche a te.
Axel

il 17/10/2003 alle 08:33

Grazie carissimo, hai compreso bene, il senso del Tao è proprio nel concetto finale della freccia...
Un abbraccio e scusami se ultimamente non riesco più a frequentare tutti gli autori, so che molti ne ho tralasciati, ma senza motivi personali, ovviamente.
Un abbraccio
Axel

il 17/10/2003 alle 09:47

Primo commento dopo diversi giorni Axel! Ti offro oggi l'impressione immediata "a pelle d'anima" dopo la lettura :-) Un immaginifico metaforico assai composto liricamente, delicato, raccolto, che pare ostinatamente proporre una nuova vitale germinazione ad un apparente osso senza più polpa. E quella "freccia che vola d'azzurro" motu proprio è una bellissima implorazione catartica!
Lampi di vis lirica superiore in svariati versi.
Un abbraccio caro.
Max

il 17/10/2003 alle 10:51

Grazie carissimo! ogni tanto ho ancora uno "sprazzo" che emerge e vuole l'aria dell'empireo immateriale della poesia, sperando di non ripetermi all'eccesso...
Le tue parole mi sono sempre di grande e consueto conforto.
Un abbraccio a te!
Axel

il 17/10/2003 alle 11:42

e' cosi' ricolma di richiami che mi perdo dentro...mi limito ad inchinarmi
Hola, Principe delle stelle!
LUna

il 17/10/2003 alle 17:02

Vibra
nell'aria
un dolce
suono,
d'azzurro
sibila nel cielo...

Un canto intenso e calibrato, alla visione di un risveglio. Cristallo terso nell'inesauribile ricerca di se' e del mondo circostante.

densa e suggestiva,

S.

il 17/10/2003 alle 21:15

è intenso e dolorante questo tuo aprirti al cielo...è come una ferita che sanguina e ha bisogno d'anestetico...magari colorato d'azzurro...un bacio cri

il 17/10/2003 alle 22:50

hola a te, Principessa della Luna!
Grazie per le tue parole!
Bacix
Axel

il 17/10/2003 alle 23:34

Come sempre profonda la tua ricerca nel mio sentire e dire poetico, hai ragione su tutto... in effetti il "tutto è compiuto", è comunque riferito alla partitura/vita 1719/II, dopo di che si ricomincia...
d'azzurro, come il feto nel finale di Odissea nello spazio...
Un abbraccio, carissima Amica!
Axel

il 17/10/2003 alle 23:37

Bello l'anestetico azzurro... un liquore dolce...
un bacio
Axel

il 17/10/2003 alle 23:38