PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/10/2003
Sapor di solitudine,
quel gusto dolceamaro di salsedine,
di vento sulla pelle quando agita
il mare, sulla riva di settembre.

Sapore del mio variegato essere
ardito e solitario viaggiatore,
amante della cima di un bel monte
pieno di pini e abeti maestosi.

Amata solitudine, che lasci
aperta la tua porta al mio passaggio,
non manchi mai al mio essere gioviale
aperto, cortese e disinvolto,

ma pure solitario ed appartato.
A volte, quando tutto mi trascura
giungo a te, amica sempre vera,
che dai al mio animo ferito

la cura più gradita, anche se amara...
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La soltudine... a volte un amica in cui rifugiarsi, altre una insopportabile compagnia... bellissima poesia, descrizione del tuo essere più intimo. Baci.
Michele

il 08/10/2003 alle 16:52

Grazie Michele.
La solitudine... se non la avessi dovrei costruirne una apposta per me.
Ogni tanto per colpa del mio umore così variabile ho bisogno di lei,
per non sprofondare nella mia tristezza.

Bacio
Irene

il 08/10/2003 alle 17:11

Bè devi sapere che quando tutto sembra (diciamo pure va) storto l'unica cosa che riesce a rilassarmi e a rimettermi in pace con il mondo è andare al mio amato mare se è in inverno e respirare sua salsedine osservando il suo "andare e venire" agitato.... quasi come un balsamo medicamentoso che inalato levi via ansie e timori.....

Bellissima questa poesia e mi ci rivedo in pieno....
Un saluto,
Mario

il 24/04/2004 alle 08:50