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Pubblicata il 07/10/2003
Avrei molto da raccontarti, stasera
il corpo stanco, l'inesprimibile assenza
il disperato incendio di un giorno nero
l'ordine e il disordine, un lavoro matto
l'inutile presenza, la mancanza di me
il telefono prigione, la scrivania pesante
il martellante gioco dell'essere-non-essere
Ma vedi non ho forza di dire più di niente
è il silenzio la mia parola, sospira pulito
sopra l'aria che respiriamo guardando
l'orrendo gioco di una vita sdentata assai
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E pur dicendo nulla hai detto parecchio della tua
giornata nera e della tua vita sdentata assai, facendo in modo che diventino un po anche la mia giornata nera della mia vita sdentata.
Ho apprezzato i tuoi versi, complimenti Mario
Zordoz

il 07/10/2003 alle 19:18