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Pubblicata il 07/10/2003
Un canto di morte, il nostro amore
grida, come cigno bianco che muore.

I ricordi or mi prendono per mano
riportando la mia mente, piano piano,

alla sua immagine, ora a me sì cara,
di vita spenta da canzone amara.

Giace suo corpo morente ed esanime
su l'acque. Neppur le nostre lacrime

risorgeran quel bellissimo animale.
Io e te, in lutto silente, stiamo male!

Ed ora che mi rattristo e soffro
il suo canto di morte scrivo e t'offro.

Forse un giorno, quando saremo diversi,
vecchi amici, rileggendo questi versi,

che noi ascolteremo come sordi,
l'uno all'altro dirà:" Ti ricordi?".

Quando sarà nostra vita più serena,
credimi, rammenteremo appena

quell'antico cigno morto ammazzato,
e il suo canto avrà sapore di passato.

Passato che, forse con nostalgia,
ricorderai solo con questa poesia,

ultima eco nel tuo cuore a conchiglia.
Nella tua mente, io, una voce che bisbiglia

e sussurra quest'ode, un dì discreta,
unico resto d'un amore senza meta.
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