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Pubblicata il 03/10/2003
Maestoso, invulnerabile e a me ignoto
scorre il Silenzio nelle vene dei grandi.
Egli, padrone della vita altrui, ferisce me
piccola stolta parlatrice invano.

Lui sa gridarmi le peggiori ingiurie
fa sempre in modo che solo io ne soffra.
Lo temo, si, lo temo non lo nego
il regno che lui guida è oscuro e tetro.

Lui lascia spazi enormi al malinteso,
spinge le cose in fondo e non è vero,
spegne la gente, le coscienze e i sogni
così da render piatti tutti i giorni.

Silenzio, oh! sire, Voi parlate.
Mi dite tutti i giorni cosa fare
e poi negate.
Mi rivoltate, a volte mi piegate
e poi fuggite,
nascosto nel mantello della notte
nel vostro grave tacere...
come morte.



ps. per colui che mi legge da lontano.. e del Silenzio il canto ha evocato.
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A volte il silenzio è segno di maturità

Bella poesia, sembra di leggere righe aggiunte al cavaliere della tavola rotonda..

Daina

il 03/10/2003 alle 11:26

Dite di non conoscere il mio silenzio, amico che leggete attento.. eppure anche voi in esso vi perdete, a tratti.
Silenzi struggenti e teneri li ho conosciuti.. oh, si, anche io, godendone contenta quando capivo... sentivo.. condividevo... e forse quello che qui sopra accuro non è quel silenzio. Quanto piuttosto la percezione della fuga. Mi sia concesso crederlo, perchè il Silenzio è maestro del dubbio.
Quanto alla sofferenza che si cela dietro un testardo silenzio, no, non è la mia tesi quella che avete esposto, nè mia l'ipotesi.
Anzi, sono convinta che dolore e rabbia e lacrime siano celati ancor più caparbiamente da chi il silenzio riesce a governare, che si priva, non come me debole, della possibilità di dare sfogo al proprio sentire.
Mi piacerebbe molto che non rinunciasse a sè stesso, quando questa rinuncia comporta rinunciare anche a me. E' questo che leggo dietro quel silenzio. Questo che mi addolora e mi ferisce, rendendomi così impotente e frustrata da ferire a mia volta.
Voi infine mi augurate di non incontrare mai più un tale silenzio. Mi volete davvero del male. Non sapete, dunque, voi, che è proprio di questo silenzio torturante che io sono follemente innamorata?

il 03/10/2003 alle 14:29