tu pensa, amico mio quante persone, quante coppie vorrebbero avere tutte le stelle che tu hai sul capo..proteggile sempre e aumenteranno sempre piu' di grandezza, fino a diventare una stella cometa che su nel cielo conservera' eternamente il vostro amore
LUna
Io sono un po' meno romantico e il mio ricordo dello Stelvio è una macchina con quattro amici superfanatici di Francesco Moser e un viaggio con partenza nel cuor della notte da Vercelli per arrivare in cima alla mitica vetta e vedere il nostro idolo in una delle tappe più dure di quel Giro d' Italia. Era il 1979, esattamente due anni dopo di te. Avevo 19 anni e credevo ( credevamo ) che tutto il mondo fosse nostro... quanti, quanti ricordi mi hai risvegliato, scrivendo questa bellissima poesia, nominando quella cima... Un salutone a te.
Michele
Ed è per questo che la spider me la sono ricomprata (quella della foto che ti ho mandato): ora è verde, catalitica, ma è pur sempre la... MITICISSIMA ALFA ROMEO DUETTO!!!
E che anche per voi valga... + di ieri, - di domani!
Bacione
Doc
Le tue (e, se permetti, anche nostre) montagne..... hanno assistito imperturbabili ai momenti più importanti della mia vita... ma me la hanno anche salvata, insegnandomi la calma, la pazienza e la perseveranza, nonchè - ovviamente- la grandezza del creato.
Grazie Pat, ed un abbraccio grande quanto tutte le Dolomiti.
Gaetano
Le tue parole mi commuovono, carissima amica, e te ne sono veramente grato.
Un bacione
Lupo
Tutto puoi dirmi, caro Michele, ma non che non sei romantico, e le tue dolcissime poesie ne sono testimonianza tangibile.
La differenza è solo che all'epoca io avevo 31 anni e mia moglie 28, ancora non avevamo iniziato la nostra vita in comune e certo non avremmo immaginato i 26 anni successivi. Ma anche a noi sembrava di essere padroni del mondo e della vita.
Felice di averti riportato a tanti ricordi (la mia epoca era quella di Gimondi).
Un abbraccio
Gaetano