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Pubblicata il 30/09/2003
La vita stringe i fianchi a Sefarad

stupita in via nell'inciampare

assaporando una carezza disattesa

accartocciata in una foglia;


fruga nella morta natura, Sefarad,

per scartare un'altra foglia

per godere d'un giro fuor di porta,


frantuma il secco del fogliame

serrando in una mano la risposta

spiritosa d'un poeta, d'un attore

un complimento ambiguo,


e orna la pelle con sangallo traforato,

per sé o per nessuno o forse per colui

che ancora non sa che esiste Sefarad.
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Molto carina, questa visione di Sefarad, bellissimo già l'incipit "La vita stringe i fianchi a Sefarad
stupita in via nell'inciampare..." ma dovrei sottolinearla tutta Sandra, è veramente bella... mi gusto ancora però

"frantuma il secco del fogliame
serrando in una mano la risposta
spiritosa d'un poeta, d'un attore
un complimento ambiguo,..."

Baciotti!
Axel

il 30/09/2003 alle 19:17

concordo con Axel, veramente di classe!
unbesodeluna

il 01/10/2003 alle 11:37

Bellissima e molto seducente la tua Serafad, quante lusinghe tiene!
Brava :)

il 01/10/2003 alle 13:35