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Pubblicata il 30/09/2003
Ho un sogno che oggi non mi gira,
un sogno strano, umido, leggero.
L'avevo quasi preso, l'altra sera
quando la testa, nascosta dal cuscino,
si era astratta e non mi guardava.

Gli occhi del cuore, per un po' socchiusi
mi lasciavano guardare senza tema...
e ho visto monti, colline e valli in fiore.
Ho visto altri occhi, ardenti per amore.
Poi il sogno strano ha preso la mia mano
ed è fuggito, portandomi lontano.

Un sogno che non torna, che mi strappa
al quieto vivere decente, alla gente
che osserva il cambiamento, dentro.
Avevo avuto un sogno e l'ho perduto.
Ora che è tardi non so sognare più.
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La tua poesia mi è piaciuta davvero molto, perchè riesce ad essere insieme leggera ed intensa, fresca e sensuale.

il 30/09/2003 alle 10:48

Grazie.
A volte i sogni.. sono umidi di gioia o di tristezza..
ma al risveglio ci lasciano sempre con lo stesso senso di sbigottimento.

Ciao e grazie ancora per le tue parole vere.

Irene

il 30/09/2003 alle 11:03

Sogni che a volte si allontanano, fuggendo i nostri desideri, persi senza una ragione, persi senza comprensione. Ma si può sognare ancora, un sogno diverso, di altre forme e di sapori distinti, ma ci saranno sempre in qualche angolo... bisogna saperli trovare e nutrire... E dirlo, per me, non è facile.

Gran bella poesia, dolcemente introspettiva, dolcemente sognatrice, regala belle sensazioni e belle riflessioni.

Ti abbraccio,

Emanuela

il 30/09/2003 alle 11:33

Nutrire??!!

Macchè! I sogni sono sanguisughe che ti fanno perdere il senso della vita. Altro che nutrire!?
E, è vero, sono tanti, uno per ogni stella che c'è in cielo.. ma pesano sulle spalle di chi ne porta i segni addosso.

No.. no..
niente sogni per me.

Ciao e grazie.
Kris

il 30/09/2003 alle 12:05

E' un peccato, perchè anche se fanno soffrire, fanno parte di noi, tutti prima o poi ne portano il peso e a volte la leggera inconsistenza. La realtà ha bisogno di spiragli... ma ognuno vive luci ed ombre dentro sè a modo suo.

Emanuela

il 30/09/2003 alle 12:44

A volte i sogni lasciano segni più profondi della realtà, perchè non completati e non raggiunti...

Daina

il 30/09/2003 alle 12:58

Quanto meno sono completi tanto più indelebile è il segno che lasciano in noi...
come certe mattine di settembre, quando ti svegli con la nebbia nel cervello e la voglia di fare niente.
Come oggi...

Kris

il 30/09/2003 alle 15:25

Ci portiamo dietro gli incubi per l'angoscia che ci provocano. E i sogni non ci lasciano in pace, per l'angoscia che ci provoca il fatto che siano solo sogni...

il 30/09/2003 alle 17:15

Ho letto più volte questa tua poesia e devo dire che l'ho apprezzata molto, per la leggerezza dello stile per le immagini che hai saputo evocare e per la tematica che ti ha ispirato... forse è vero che non sappiamo più sognare? Ma perchè? E' la vita che si incarica di spegnerceli, ad uno ad uno, come fa l'impiegato comunale, quando ogni mattina all'alba passa per strada e spegne i fanali? O ce li spegnamo noi da soli? E' una tematica che mi interessa molto... bacione a te.
Michele

il 30/09/2003 alle 17:35

Io la vedo così.. questo sogno strano.. umido e leggero.. è ciò che mi scappa sempre da sotto, che raccolgo a fatica ogni giorno e non riesco a trattenere con me.

Poi ad un tratto ti svegli e scopri che quel sogno è lontano.. fuggito e irraggiungibile.. e spesso ci fa male il rimpianto.

A volte sogno mia madre.. (sogni umidi sono anche le lacrime) ed è così vera che quando mi sveglio è come se avessi perso 10 anni... durante la notte, parlando con lei che invece tace. E fa davvero male.

Grazie per le tue parole

Irene

il 30/09/2003 alle 18:10