PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/09/2003
    (Porto Palo)

Torre di controllo e vertice d’ipotenusa
in meste scogliere e solitarie sabbie
che scruta impassibile l’immenso orizzonte.

Crocevia di veementi venti
che spazzano altrove l’ultime e sospirate
speranze d’esotici sogni.

Cassa acustica diventa quest’arco di mare
in un requiem di grida di gabbiano
e d’onde che s’increspano beffarde
ormai stanche della quiete d’estate.

Libere e perpetue s’infrangono
sull’unico peschereccio che salpa
divulgando al mare i miei ultimi
sporchi pensieri contorti e plasmati dal vento,
come i tronchi di questi millenari ulivi.
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Un'immagine crepuscolare che preannuncia i brividi del tardo autunno. Marco ! M'hai fatto venì freddo !!!

E riordati. Un lavorà troppo !!! ;-))))))))))))))
Andrea

il 29/09/2003 alle 20:50

Andrè, sei grandeeee!!!!!
;-)
M'

il 29/09/2003 alle 22:27

Sai, quei tronchi contorti avevano le sembianze dei miei sporchi pensieri prima di partire per il riposo.
Poi questi, son stati lavati da quell'acqua salata che tutto porta via e trasportati dal vento che accarezzava quell'orlatura volubile di nuvole perse.
Come l'inesorabile cammino del fiume incandescente quei pensieri si pulivano e diventavano oro tra le mie mani e...sorridevo alla nuova emozione che colorava il candido foglio.

il 29/09/2003 alle 23:24