PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/09/2003
Ti riveli
colosso dai piedi d'argilla,
ferraglia con un cuore tecnologico,
paralizzato da black out improvviso
Prepari
primavere silenziose*
e giardini privi di rose
cianidrica atmosfera
al profumo di ossidi esiziali
Imperterriti nell'acida persistenza
dell'effetto serra
continueremo ad andare avanti
cianotiche presenze
in un mare di inquinanti




*dal titolo di un saggio di Rachel Carson pubblicato in Italia nel 1963 e ristampato recentemente da Feltrinelli
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... tecnologicamente avanzato, non ha un cuore e neanche una mente ... parte uomo, parte macchina fissa con sguardo inespressivo le distese di verde, le immense cascate d'acqua che attraversano il globo terrestre; colline, pianure, montagne per lui sono solo detriti ... prima o poi riderà a squarcia gola nascosto nel punto più buio dell'inferno, sbotterà con mediocrità rivendicando l'appartenenza di un mondo che in fondo non gli appartiene.

Un Grande Saluto
Soll

il 28/09/2003 alle 18:40

apocalittica poesia... e tristemente probabile...
un abbraccio
Patty

il 28/09/2003 alle 21:33

...delirante e immaginifica...o forse semplicemente e amaramente reale....un bacio cri

il 28/09/2003 alle 22:08

bella poesia dal pessimismo viscerale e poco razionale
ciao un bacio
yama

il 28/09/2003 alle 23:40

Ti ringrazio per il bellissimo commento e ricambio i saluti augurandoti buona giornata :)

il 29/09/2003 alle 08:24

Cara Patty, dopo aver ascoltato la notizia del black out, ho calcato un po' la mano, forse troppo.
Ciao e buona giornata :)

il 29/09/2003 alle 08:30

La notizia del blackout mi ha fatto affondare il dito nella piaga, forse troppo.
Ciao e buona giornata :)

il 29/09/2003 alle 08:34

L'ho scritta dopo aver sentito la notizia del black out . Ammetto di aver calcato troppo la mano ma
volevo solo dire quanto sia irrazionale continuare ad alterare l'Ambiente.
Grazie per il commento e buona giornata :)

il 29/09/2003 alle 08:45