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Pubblicata il 27/09/2003
un imprenditore
ispezionando
un'enorme prato
dove sognava di costruirvi
un palazzo
si imbattè in un grosso serpente

finalmente
ti aspettavo
disse la bestia
ti catturerò la vita
in un secondo col mio veleno
e l'erba che mi serve
rimarrà al suo posto

per la paura
il sangue all'uomo si nascose
ma trovò il coraggio
di chiedere pietà

va bene disse il serpente
e da un vecchia ferita tirò fuori
un foglio di carta
disse
firma quì la tua rinuncia

non ci sarà ne avvocato
ne notaio
da sovvertire
quest'accurato scritto

l'uomo fiemò
e sussurrò
non hai tenuto conto
di un particolare
e ti costerà caro

in quel prato ora
c'è un palazzo

il serpente
aveva tenuto conto
degli uomini di legge
ma aveva dimenticato
.....i politici......
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michael santhers -dal volume: scritture
agricole e metropolitane
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