Si, mi piace la tua poesia....il tempo al quale affidiamo costantemente la somma ..del nostro vivere...quel tempo che guarisce..lasciando cicatrici..ma quelle sono il risultato..dell'esperienza....
Sorrido...leggendo la tua ultima strofa... : è da sperare che i grumi che il sangue rimuove..non siano fatali !!
un abbraccio
marcella
Tutto questo sfaldarsi, di roccia, di ricordi, di emozioni... lo trovo splendidamente espresso in poesia, con immagini davvero molto riuscite ad esprimere, in questo sgretolio, una metafora non troppo oscura dell'uomo e della sua esistenza. Bella veramente. Un caro saluto a te
Michele
La tua "vena" poetica è tale che il sangue può rimuovere qualsiasi grumo. Mi è piaciuta assai
cara Giulia
Un carezza per asciugarti le guance
Cesare
Sono questi cedimenti a renderci umani nella nostra fragilità, a metterci costantemente in conflitto
con il nostro essere, certo il sangue scorre e li trascina via diventano scarti di emozioni e cristalli di ghiaccio che ibernano il cuore, ma solo fino al nuovo cedimento, che sarà l'esaltazione del presente prima di diventare esso stesso ricordo.
Sergio
Grazie Marcella. Quei grumi non sono trombi che ostruiscono le arterie, ma le nostre ostinazioni che, a volte, fortunatamente si sciolgono cedendo alle emozioni.
Un bacione,
Giulia
Bellissimo accostamento. Sai veramente guardare le cose. La vita ha molti aspetti. Tu ne hai colto uno molto importante, proprio quello che ci rende così "umani"... Non è che il tempo cancelli certe cose, siamo noi che con il passar del tempo comprendiamo, perdoniamo, rivalutiamo, e, alla fine riusciamo a rimuovere quei grumi annidati dentro di noi.
Abbraccio Fabio
Si Fabio, sperando che quei grumi non ci ostruiscano le arterie!
Giulia