Luna. Pacifica ed inossidabile luna,
lontana da me quanto lontano ora sembra tutto!
Da questa gabbia dorata vedo solo te,
pallida ed a volte tesa,
occhi di nero velluto.
La notte piango e di giorno tu sparisci,
lasci a me da sola di continuare a vivere..
vivere... fino alla sera quando riemergi
dal tuo egoistico riposo.

Nessuno capisce davvero ciò che provo,
quando ti guardo in trepidante attesa di un tuo verbo...
che non giunge mai.

Ma tu sei luna!? Potresti mai parlare,
amata immagine di un immaginario amore?!

Ma attendo,
tra gli occhi vacui di chi mi scruta invano,
attendo il giorno in cui mi dirai "ti amo"
ed io, beffarda, saprò stare al tuo gioco,
farti credere che tutto valga... un poco.
E poco a poco saprò anch'io sparire,
andarmene restandoti da presso,
farti cadere in trance e sbilanciare
e perder la ragione... per amore.

Amore, quale grossa parola può sembrare
al cuore di chi non ne vuole dare...
Donare amore invece è cosa grata
a coloro che poco ne hanno avuto e sanno bene
quanto sia importante amare, amare sempre,
senza aspettarsi niente.

Ridi, luna crudele, nel tuo viso pieno
gli occhi sembrano dolci e ben disposti,
ma il ghigno ti smentisce.

Non ti credo."