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Pubblicata il 21/09/2003

Il mio pensiero vaga
in limbo di coscienza
seguendo direzioni
che fantasia governa,
ripercorrendo in sogno
retrogradi binari:
immagini sbiadite
si destan dall’archivio
scorrendo nei miei occhi
in ordine casuale
come figure esangui
in muta processione.
Ed io vorrei ancora
udire tra le tante
la voce di mio padre
lenir con le parole
il fuoco della febbre
mentre mi pone accanto
un’automobilina
“Guarisci presto, gioia,
pedaleremo insieme”;
vorrei sentire ancora
il tono suo severo
indirizzarmi il passo
lontan dalle sue orme
o ancor dirmi “Sei bravo”
ad ogni meta presa.
Ma il film ch’ora rivivo
rapido cambia scena
e mi rivedo uomo
su una figura spenta:
ancor tace il sonoro,
tutto si fa silenzio,
e s’ode solamente
l’urlo della memoria.


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Malinconia..nostalgica..che riaffiora in momenti, forse, non "ideali"...sorrido, ma anche questi fanno parte di noi..
Il vissuto ci porta lontano..e facendoci rivivere molteplici sensazioni..ci presenta diversi quadri..con diverse sfumature....Attimi intensi...magari, trasforma l'urlo..in un suono più
orecchiabile..e siamo a posto !!
ti sorrido, un bacio
marcella

il 21/09/2003 alle 23:04

Grazie Marcella, hai colto il momento non "ideale" in cui nostalgia e malinconia fanno riaffiorare momenti forse non ben compresi allora.
Ti sorrido anch'io e ti abbraccio.
Gaetano

il 21/09/2003 alle 23:15

Carissima Tina, se mai mi avesse colto il dubbio che qualche commento avrebbe potuto essere "invadente", non avrei pubblicato questo mio sfogo.
Ancora oggi, dopo oltre 20 anni, la morte di mio padre ed il modo in cui è avvenuta (sotto le mie mani) mi provoca momenti di grande rimpianto, soprattutto per quel che non avevo capito prima.
Ma anche questo fa parte della mia "impalcatura" (ricordi?).
Un abbraccio ed un "GRAZIE" di cuore.
Gaetano

il 22/09/2003 alle 07:50

E' molto bella, triste, di una tristezza che ricorda l'andamento degli affetti che seguono il loro corso capovolgendosi come onde sulla scogliera del nostro esistere.

ciao
sulphur

il 22/09/2003 alle 10:58

Bellissime parole le tue, caro amico, e te ne sono particolarmente grato.
Un salutone.
Gaetano

il 22/09/2003 alle 12:13

Esemplare nel suo umanissimo calore questa lieve poesia, ispirata dal vagar di memoria in libera perlustrazione...in un giorno languido di malinconie e trepide visioni. Un ripercorrre un vissuto che ci prende nell'intimo, con tutto il suo bagaglio...e anche con la coscienza del percorso "aperto" ancora da compiere :-)
Con affetto.
Max

il 22/09/2003 alle 14:25

...ogni volta che nelle tue poesie si affaccia il ricordo di tuo padre.......le tue opere diventano capolavori...fatti di ricordi, di immagini nitide e sbiadite allo stesso tempo...dai emozioni che è difficile spiegare....
sei fantastico Gaetano....!
Mary

il 22/09/2003 alle 15:25

...ogni volta che nelle tue poesie si affaccia il ricordo di tuo padre.......le tue opere diventano capolavori...fatti di ricordi, di immagini nitide e sbiadite allo stesso tempo...dai emozioni che è difficile spiegare....
sei fantastico Gaetano....!
Mary

il 22/09/2003 alle 15:26

Grazie Max; sono momenti che, per fortuna, durano solo un momento e poi ritornano in quel limbo di coscienza.
Un abbraccio
Gaetano

il 22/09/2003 alle 17:15

Cara Mary, conosci molto della mia storia e quindi più di altri comprendi i riferimenti reali; è facile scrivere "capolavori" (ma non lo sono, credimi) quando tiri fuori dalla tua interiorità ricordi ed emozioni che -hai ragione- è difficile spiegare, forse impossibile.
Un abbraccio e un bacione
Un giorno di questi ti chiamo, se non ti disturbo.
Gaetano

il 22/09/2003 alle 17:21

muta e assorta
conoscenza
e coscienza
assalite dal vorticare
di immagini
che sembrano far male
ma non lo fanno,
sono ossigeno
per il cuore.

dolcissimamente bella Lupotto
UUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU

il 22/09/2003 alle 18:07

Questa è una grandissima poesia... di cuore, di memoria, di emozioni, di sentimenti.... bravissimo!
Un salutone a te.
Michele

il 22/09/2003 alle 18:11

... e tu sei dolcissimamente amica! e le tue parole aiutano a lenire quella che i brasiliani chiamano "saudade".
Un abbraccio
Lupo
PS: ti do un altro elemento; quel che ti ho promesso riguarda proprio mio padre.
Ciao, L.

il 22/09/2003 alle 21:12

Grazie caro Michele, per aver riconosciuto i quattro elementi che mi hanno spinto...
Un caro saluto
Gaetano

il 22/09/2003 alle 21:15

Mi colpisce moltissimo questa sospirata malinconia che aleggia nei tuoi versi.
Bellissima in tutto, complimenti.
Mi ha colpito molto l'ultimo verso che trovo di rara sensibilità.
Un caro saluto, G.
;-)

il 22/09/2003 alle 21:48