PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 20/09/2003
Tu
donna amabile
sola arrovelli
le dita
su pianoforti lontani
che scuri
si disperdono nelle ombre
fumose
della notte incombente

Tu
donna traditrice
come hai potuto
suonare il mio cuore
con ignota maestria
ed ingannarmi
mentre la mia mente
volava a te
lontana un oceano dal mio amore

Tu
falsa ingannatrice
in lacrime
hai costretto
i miei occhi,
ed i miei pensieri
incatenati in torri senza fondo
hai lasciato marcire

Col sangue delle mani
tentavo di scalarne le pareti
ritornando logoro
al sospirato punto di partenza

Come hai potuto
lasciarmi consumare
dal dolore?

Come hai potuto
far finta di nulla
conoscendo l'immensità del mio ardore?

Insensibile
al mio grido disperato
tacevi scontenta
nel sonno
mentre nel mio letto
lacrime bagnavano
i ricordi adorati
del nostro vivere insieme

Nulla è più come prima,
e diverso sarà il ricordo che porterò
di te
nella mia tomba,
non più solamente della prima grande
passione
ma del tuo essere velenosa e volgare

Mai più mi sentirai pronunciare il tuo nome,
Mai più avrò fitte al cuore per la tua mancanza
Mai più il dolce suono della tua danza
mi ricondurrà geloso a te
Mai più guarderemo insieme tramonti lucenti
o spiagge desolate
Nè il mare che scrosciante rontocca i nostri baci al chiaro di luna

Sei passata,
una vita migliore mi aspetta
senza di Te

Il tuo ricordo già si fa debole
come rami di alberi vecchi
che incapaci lasciano cadere le pesanti foglie verdi
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

poesia "vissuta", molto intensa, ma anche un poco forzata nelle ultime tre terzine ...
ciao
Yama

il 21/09/2003 alle 00:24

Bella e intensa!
ciao

il 21/09/2003 alle 14:28