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Utente eliminato
Pubblicata il 09/02/2001
Tra le irsute steppe
l'abituro stava desolato
come l'animo d'un folle.

Trascorremmo crapuli giorni
sciolti come cani
con le zampe
sul culo del mondo.

Poi cenci al vento
montammo in pancia al cielo.
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