PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 19/09/2003
Si ,certo lo credevo.
credevo di chiamarmi Massimo
credevo che forse il destino mi avrebbe riservato qualcosa di immensamente bello.
Invece sono qui in una fredda taverna a scrivere senza un metro, senza rime,. Si voglio fare casino.
Voglio uscire veramente dai canoni, non come credevo di fare. Ah sono illuso. Credo di scrivere questo per autocompiacermi, credendo di essere una persona con valori, mentre mi accorgo di essere confuso, e tutto a un tratto capisco che quello che mi manca è AMORE, daltronde è lui il centro di tutti i miei pensieri. Perchè sei così bastardo amore, e non dirmi che ti sei offeso per questa parola. A voi che vi credete grandi poeti e che forse lo siete non importa che la commentiate o la votiate, perchè tanto colei che dovrebbe leggerla non può, solo lui Dio può capire, voi potete solo consolare.
Un grazie a chi mi darà l'opportunità di pubblicarla, e a chi perderà tempo nel leggerla e che forse si ritroverà in quello che scrivo.
Ho ripreso, Oixen se volete è tornato, ma non me ne ero mai andato, pensavo ad altro.
Si certo lo credevo.
credevo di essere perso e invece ora ,No mi convinco di non esserlo, ma che dico lo sono caspita.
Si certo credevo di essere importante, e lo credo ancora.
Pecco forse di superbia, diavolo tutti lo siamo, c'è chi lo crede e chi no.
ciao e un bacio a tutti, scusate per la confusione.

Oixen
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Caro Massimo. finalmente!!!!! Pensavi ad altro?
Sai, capita! Io non mi credo un poeta, non mi credo un grande poeta e - cosa certissima - non lo sono.
Sono soltanto uno che ti ha incrociato e non ti ha
più sentito. Che pensare? Di sicuro io mi sono
perso i tuoi versi. Forse ti sei perso qualcosina anche tu.
Bentornato. Colpa di una lei? E' banale, ma quando
la lei se ne va (e talora in brutto modo) si resta
soli, ma ci siamo ancora. In quel momento ci siamo
soltanto noi, e siamo solo noi e siamo soli e da soli.
Cerca di imporre al tuo cuore coraggio ora che,
intorno, è tutto assecchito!
Su, amico. Non ti resta altro che.. te stesso. Deve
bastarti.
Ciao,
Vitale

il 19/09/2003 alle 22:55

E si , è purtroppo così. Ma come faccio ad accettarlo se non lo voglio accettare. Non credo, anzi credevo che un uomo potesse stare solo e stare bene, trovare il suo vero essere. Ma ora devo ricredermi, e ne sto' male. Forse anch'io come Catullo continuo ad Odiare e Amare, forse come Petrarca cerco una Laura che è solo nei miei pensieri, innalzo il suo spirito come Beatrice,. Pensare che anche questi grandi avevano i miei stessi problemi, e ancor di più che la gente comune , che forse poi tanto comune non è perchè nessuno la conosce quindi vale di più di un Dante che conoscono tutti, va be divago...........
Comunque grazie ancora vitale, quello che mi resta è aprire gli occhi al mondo e scoprire cosa vuole veramente da me, dato che sono ancora in età giovane per poterlo fare, e un giorno spero proprio di pensare a questi momenti e poter sorridere su queste ferite che mi sembrano che non si possano rimarginare.
Grazie ancora

Massimo

il 22/09/2003 alle 20:35