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Pubblicata il 18/09/2003
E’ un viaggio di tulipani che parlano un linguaggio di colori
coi loro turbanti variopinti, dipinti, anime innocenti
quanti hanno già ceduto il passo, spesso
nell’atto di umiliarsi a testa bassa
ora volano, viaggiano in incognito, parlano in silenzio
E tutti tacciono.

E’ un volo di gabbiano, molle,
come il risveglio delle donne, quando siedono sul letto
e pensano che è stato tutto detto
tutto già fatto, inutile, impossibile, vago, indefinibile
vanno e non si fermano
parlano coi tulipani spenti che non viaggiano più.

Il mare s’è fermato, il vento cala
la vela il viaggiatore spegne, stanco
ed un gabbiano s’è posato sulla riva
prima
che il mare s’assopisse, un’onda
ha scosso l’orizzonte per morire sulla sponda
della barca, e il viaggiatore è stanco
e non si sposta

rimane

come un sogno illogico questa storia strana
di tulipani in rima sparsa
e voli di gabbiani in coro
loro, che non si stancano
ma viaggiano e si spargono nel cielo
lasciando dietro sé il sereno,
un sogno di bambino, dolce e puro,
un aquilone col suo lento giro,
un faro che chiacchiera in silenzio
e tutti tacciono…
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...per ascoltare i colori e tutto ciò che vola nel cielo
e questa splendida poesia..

Daina

il 19/09/2003 alle 08:46

Un faro che chiacchera ed un turbante di tulipani!!
metafore ricercate e originalissime!
Bei versi!
Zordoz

il 19/09/2003 alle 09:30