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Pubblicata il 18/09/2003
Ti vedo avanzare
con il tuo incedere elegante
tu che eri una pagnottina
la bella bambina
che mi seguiva birichina
con la sua prima borsettina
tu che ora scherzosa
mi dici parole reali
"sei asociale" perchè abito
uno spazio virtuale
Ti guardo in quel ritratto
che un giorno ti ho fatto
a matita su un foglietto
a quadretti rielaborato
con computer grafica
e mi si allarga il cuore
per me sei magnifica
con quello sguardo leale
che non conosce il male
e morbida bocca sorridente
di tenera figlia
Non imparare
ad essere beffarda
tu, neolombarda
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Una poesia davvero molto bella, questa, a fior di pelle, direi ( nel senso migliore del termine )... una madre e una figlia... bellissimo che si parlino... si, decisamente mi piace. Un caro saluto.
Michele

il 18/09/2003 alle 16:55

Sempre apprezzati i tuoi commenti, Michele .
Non mi sembrava abbastanza curata nella forma..
Dimenticato di votare ? Ciao :)

il 18/09/2003 alle 20:36

Mas, ti ringrazio molto per le tue belle parole.
Ciao :)

il 18/09/2003 alle 20:38

Grazie Pippi per il tuo graditissimo commento.
Anch'io l'ho voluta considerare come una filastrocca
e l'ho scritta quasi di getto, pensando alla mia bimbetta ormai cresciuta.
Buona giornata,
Carmen

il 19/09/2003 alle 10:30
Jul

Amorevole omaggio alla figlia che diventa donna, non più bambina, non più creatura dipendente, ma altra persona.
Un bacio,
Giulia

il 21/09/2003 alle 12:39

cara Giulia , tiringrazio per il gentile commento
alla mia poesia-filastrocca.
Ciao e buona domenica,
Carmen

il 21/09/2003 alle 16:21

...crescerà
inseguendo i suoi sogni
la neolombarda

baci
L.

il 22/09/2003 alle 07:08

E' già cresciuta, ma per me è sempre la mia bambina. :)

il 22/09/2003 alle 12:26