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Pubblicata il 16/09/2003
Dovrei farmi specchio
dei miei mattini
d'azzurro levigati
che son soltanto l'iride
di un Settembre
falso e menzognero
Settembre il Mite
qualcuno afferma
oniromantico di un domani
appeso al filo sottile
di resina
baluginante nei miei occhi
ed io ne ascolto
il rintocco
Ma è soltanto
l'Attesa
che è curva protesa
sul mondo fiabesco del Tempo
arcobaleno sdrucito
malsano
giocoliere d'istanti
imbonitore scaltro
crudele assertore
di calderoni ed oro
Ma l'oro
ormai da tempo è chiaro
ha il colore del grano
che muore di Luglio
e molte volte
forse troppe
è da preferir
la pirite
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E' molto bella la tua lirica...immagini che tu sai dipingere in un contesto naturale..e che mi fanno pensare.. all'"esigenza" umana...Il pensiero si proietta a "domani", speranza ancora delusa....
L'attesa..e nello stesso tempo..l'esperienza che ti dimostra,se non il contrario.... ,il diverso..fino ad una quasi rassegnazione....
Io l'ho percepita cosi'.....
Mi piace tanto come scrivi !
Ti sorrido, un abbraccio
Un abbraccio
marcella

il 16/09/2003 alle 13:29

e' splendida, Andrea...mi ci sono stesa e riposata...
Grazie
una bella boccata di ossigeno

Cia'

Luna

il 16/09/2003 alle 17:03

La tua percezione è molto acuta, cara Marcella. Grazie di questo bel commento.
Un abbraccio a te
Andrea

il 16/09/2003 alle 18:48

Grazie, Lunetta. Felice di averti trasmesso questa sensazione.
Bye Bye
Andrea

il 16/09/2003 alle 18:50

Hai colto gli aspetti salienti della mia poesia in questo tuo bel commento, Dindolina. Ti ringrazio davvero.
Un bacio a te
Andrea

il 16/09/2003 alle 23:04