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Pubblicata il 15/09/2003

Oh,dolce malinconia che t’appresti
a far del mio fragile corpo
il tuo fulcro d’azione.


mi hai dato la tristezza,
mi hai dato la memoria
affinché possa evocare dal mio passato


gli spiriti che verranno ad affliggermi?
Oh,caro Ricordo, in questa pioggia
scandita da un nuovo frusciare
dell’acqua fra terra e cielo, vieni e mi avvolgi


del tuo caldo torpore invernale.
E, nelle tue calde nebbie, rivedo un bambino
felice, caduto nel fango e rialzatosi fradicio.
Ah, in questa vita non siamo altro che quello che vediamo guardandoci indietro!

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