Hai dato un'anima ad una vecchia barca che esige una fine gloriosa. Molto bella.
Un ciaooo, Cesare
Una lirica bella ed a effetto, caro Gaetano.
Ma al giorno d'oggi si preferisce restare nelle retrovie piuttosto che morire in trincea...
E l'idiota di turno, che oggi si aggira in poetic, dopo una mangiata e una bevuta in cantina, e che si traveste sotto un nick a lui consono (postamia) ti ha appioppato un due e ha fatto il commento molto vicino alla sua vera indole.
Molto bella e velatamente anglosassone nel gusto.
Un caro saluto e un 5 doveroso.
Er
Mi piace Gaetano, la tua poesia....immagini nostalgiche...che riflettono lo scorrere del tempo...prendendo spunto...da una ex barca.....
Bella !! piena di poesia !
un abbraccio
marcella
Grazie, sono considerazioni che più volte ho fatto alla vista di vecchie barche abbandonate sulle spiagge.
Un caro saluto
Forse, più che alla barca, a tanta gente piacerebbe morire senza essere dimenticata!
Evidentemente non hai capito il senso!
Lupo
Grazie Cesare, per la visita ed il commento: più volte mi è capitato di chiedermi cosa poteva aver causato l'abbandono di una barca, e quanti degli uomini che ci vivono e muoino rimangono abbandonati e senza ricordo.
Gaetano
Grazie caro Er, di tutto.
Eppure ci sono ancora molti che in quelle trincee ci muoiono (come alcuni pescatori) e che vengono dimenticati, come il relitto su una spiaggia deserta.
Tu, che vivi sul mare, puoi capire questa malinconia.
Un abbraccio
Gaetano
Sì cara Ale, tanta malinconia: è questo il sentimento che ho sempre provato vedendo un relitto su una spiaggia e pensando ai tanti uomini che su quelle barche ci vivono e ci muoiono, dimenticati.
Un bacione a te e Cocco.
Doc
PS: Posso darne qualcuno anche a Jacopo, anche se non lo conosci?
Caro B, la tua è una bella e validissima lettura e te ne ringrazio.
Per la verità, ho soltanto voluto dare un po' di attenzione ai tanti, e non solo pescatori, che spendono la loro vita con fatica e difficoltà e che a volte la perdono, ma che vengono dimenticati così come quel relitto abbandonato.
Ancora grazie ed un carissimo saluto, a presto.
Gaetano
Grazie cara Marcella. Vedere un relitto abbandonato su una spiaggia mi ha sempre fatto chiedere il perchè di un tale abbandono, ed ho sempre pensato a quanti hanno rischiato o sacrificato la propria vita su una barca per poi finire dimenticati.
Un abbraccio virtuale in attesa di quello reale!
Gaetano
Gran bel fascino in questa appassionata e assai lirica evocazione, che s'inoltra con sensibilità ben oltre la mera rappresentazione "scenica" per sondare allegoricamente in profondità il senso d'un percorso, l'essenza di un sentire penetrante, intimo e vivo, nella ineluttabile precarietà dell'esistenza.
Un caro abbraccio Gaetano!
Max
E grazie a te caro Max! Forse viene un po' troppo spesso dimenticata la "precarietà dell'esistenza" di chi vive e talvolta muore sul mare.
A presto
Gaetano